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Com'erano illuminate le piscine in passato e come sono illuminate oggi?
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Com'erano illuminate le piscine in passato e come sono illuminate oggi?

In passato per l’illuminazione delle piscine veniva utilizzata la PAR56; una lampada il cui suffisso PAR sta per Parabolica e 56 (il numero a fianco espresso in ottavi di pollice) indica il diametro della lampada stessa (poco più di 17 cm). Impossibile da dimenticare, il “cono giallo” che per anni abbiamo visto in tutte le piscine del mondo stato per molto tempo l’unico riferimento in tema di illuminazione interna alle vasche. La tipica forma a cono del fascio di luce derivava dalla caratteristica uscita stretta, di circa di 30 gradi, che creava le ben note zone d’ombra laterali.  Per le zone più piccole o a bassa profondità venivano usate lampade dicroiche da 50W con una emissione luminosa di circa 35-40 gradi. Oggi il modo di costruire le piscine è cambiato e con esso anche il modo di illuminarle. Sempre di più, l’illuminazione è il fattore che incide maggiormente sull’aspetto estetico della piscina, in assenza di luce naturale. Con l’arrivo del led, si è assistito ad una vera rivoluzione, sia in tema energetico che estetico: maggiori rese con consumi inferiori, maggiore omogeneità di luce e la possibilità di illuminare le vasche con colori diversi.